Alberta Ferretti sposa 2016 – Le collezioni di abiti da sposa in cui trovare uno o più modelli che conquistano sono tante. Ma una collezione che dal primo all’ultimo abito affascini per freschezza, originalità e semplicità è certamente merce più rara. E la collezione Bridal Forever 2016 di Alberta Ferretti è una delle eccezioni, anche e soprattutto perché la stilista, pur essendo una delle più note nel panorama italiano, non è specializzata in abiti da sposa.
Cresciuta nella sartoria della madre Alberta Ferretti ha fin da piccola la possibilità di imparare a riconoscere e apprezzare tessuti e modelli oltre che a coltivare la sua passione per la creazione di abiti, che la porta nel 1974 a lanciare la sua prima collezione. Il successo non tarda ad arrivare e nel 1980, insieme al fratello, Alberta apre Aeffe, l’azienda di famiglia che porta le sue iniziali e di cui lei stessa è designer. Da allora fino ad oggi è tutto un susseguirsi di riconoscimenti, premi, nuove linee e capsule collection, che portano le sue collezioni ad essere ammirate in tutta Italia e all’estero, dove viene riconosciuto il suo amore per i dettagli, la sua cura per i materiali e il sapiente accostamento dei tessuti e colori.
La collezione Alberta Ferretti sposa 2016 unisce romanticismo e stile bohemien, senza però trascurare spunti classici resi attuali e moderni attraverso vari accorgimenti e dettagli. Gli abiti portano i nomi di antiche divinità greche: la suggestione e il fascino della collezione crescono al ricordo dei miti che questi nomi rievocano e le spose che indossano queste creazioni diventano le divinità dei nostri giorni.
Alberta Ferretti sposa 2016, i modelli della collezione
I modelli sono diversi tra loro, anche come stile. “Nemesi” è un abito leggero, quasi impalpabile, composto da due parti tra loro separate: la gonna in tulle è semplice e l’attenzione si concentra tutta sulla parte superiore, ricamata e impreziosita in modo da essere resa elegante ma non eccessiva.
“Diana” riprende l’idea della gonna in tulle solo nella parte finale, perché il resto dell’abito è in seta, composto da un corpetto che si allunga in una gonna a balze piuttosto corta e asimmetrica, che gioca con il la parte di tulle sottostante. Mentre “Tiche“, con il suo stile impero, la linea semplice e pulita e un unico ricamo nella parte anteriore, rimane uno degli abiti più in linea con il tema della collezione.
E infine “Venere“, con un corpetto fatto di intrecci che vanno a unirsi alla gonna in tulle e vi si sovrappongono, creando un effetto di continuità ed estrema naturalezza.
Una collezione particolare e con una grande attenzione anche a tutte le altre componenti del vestito, basti pensare agli splendidi veli e agli accessori per i capelli realizzati per una sposa che vuole distinguersi, ma sempre con grande eleganza. Una collezione che ricorda tutte le potenzialità del made in Italy.