Volontariato in viaggio di nozze: la scelta di Melania e Andrea

Melania e Andrea hanno deciso di organizzare il loro viaggio di nozze a Bali all’insegna del volontariato, riuscendo, in questo modo, a conoscere realmente lo spirito di una popolazione così particolare e complessa e aiutando nella costruzione di edifici per la comunità. Una scelta particolare e sicuramente coraggiosa, il modo migliore per iniziare a costruire il proprio futuro insieme.

Abbiamo intervistato Melania per scoprire cosa li ha portati ad una scelta simile e come hanno organizzato il loro viaggio di nozze. Ma non c’è luna di miele senza matrimonio, per cui…partiamo dall’inizio!

Melania e Andrea: l’inizio dell’avventura

Innanzitutto ci presentiamo: siamo Melania (30 anni) e Andrea (31 anni) e viviamo da un anno a Seveso, siamo però rispettivamente di Seregno e Senago.

Ci siamo conosciuti nel 2011 grazie ad amici comuni. L’amore non è scattato subito ma è bastato poco per unirci e diventare grandi amici, inseparabili. Abbiamo passato due anni a condividere qualsiasi cosa insieme, non c’era Andrea senza Melania e Melania senza Andrea, senza però mai pensare a qualcosa che potesse andare oltre l’amicizia, forse per paura di rovinare quel bellissimo rapporto raro che ci stavamo costruendo.

Siamo così arrivati all’estate 2013 quando fermandoci e guardandoci indietro abbiamo visto due anni di un rapporto che solo noi due non avevamo colto, così è iniziato il nostro amore.

Dopo 4 mesi da questa scelta Andrea per lavoro si è dovuto trasferire in Germania, precisamente a Mönchengladbach, una cittadina a nord est della Germania, al confine con l’Olanda. Dopo la mia laurea in Economia e Commercio ad Andrea viene chiesto di rimanere li un altro anno e siccome la distanza, per quanto uno possa impegnarsi, non è la cosa più semplice del mondo, ho deciso di trasferirmi da lui. Così abbiamo vissuto insieme a Mönchengladbach per un anno, un’esperienza fantastica che ricordiamo entrambi con emozione e gioia.

Andrea è un ragazzo molto riservato e tranquillo, a lui non piacciono i grandi gesti plateali; non pensavo minimamente che mi avesse mai chiesto di sposarlo, pensavo di più che glielo avrei chiesto io. Invece un pomeriggio, tornato a casa, mentre si parlava della giornata lavorativa appena finita mi guardò, si inginocchiò e molto imbarazzato mi chiese “mi vuoi sposare?”: lascio immaginare la mia sorpresa, la mia felicità e il mio entusiasmo, ero totalmente incredula.

Abbiamo deciso di sposarci al mare perché era uno dei sogni di Andrea: abbiamo trovato un posto in Liguria, ad Albissola Marina,che era perfetto per noi. Sia per la distanza non esagerata da Milano, sia perché rispecchiava i nostri desideri: era un lido ben curato sul mare nel quale il proprietario ci lasciava completamente libertà di scelta per qualsiasi cosa.

Insieme alle mie testimoni, ad Andrea e alla wedding planner che ci ha seguiti siamo riusciti a realizzare ogni nostro desiderio. Si è creato anche un bellissimo feeling con il proprietario del ristorante, con la band, il fotografo e la wedding planner quindi è stato un periodo della nostra vita intenso (non si capisce lo stress nell’organizzare un matrimonio finché non ti capita) ma molto piacevole.

Ci siamo sposati il 20 maggio 2017 con rito religioso ed è stata una giornata anche meteorologicamente parlando perfetta. Siamo rimasti a bordo piscina, sulla spiaggia attaccati al mare a fare l’aperitivo dalle 17.00 alle 20.00 senza la minima voglia di entrare per la cena la quale, infatti, è stata, sotto nostro desiderio, veloce per avere tutto il tempo di divertirci. Non volevamo assolutamente un matrimonio convenzionale e monotono, dove si sta a tavola per 4/5 ore e si esce assonnati e con la pancia che scoppia, i nostri invitati sono andati a letto alle 4:30 del mattino scalzi saltellando. È stata una grande festa.

Volontariato in viaggio di nozze: l’organizzazione

A me e ad Andrea non andava di passare 3 settimane in un resort ad “annoiarci” (siamo troppo giovani per non andare a conoscere il mondo) né di girare 2/3 Stati e visitare 10 città tornando a casa stanchi e senza aver assaporato l’essenza di nemmeno una cultura. Inoltre ci era sempre piaciuta l’idea di fare volontariato di persona e durante le normali vacanze estive non è facile trovare il tempo per dedicarvici.

Era quindi l’occasione giusta per aiutare delle popolazioni e viverci un paese nella maniera più autentica possibile.

Quindi Andrea si è occupato di trovare un’associazione che facesse al caso nostro e su Altro Consumo ha scoperto la WEP, che oltre ad organizzare gli Erasmus per le scuole, si dedica a questi viaggi solidali. Dopo un breve colloquio via Skype in inglese (fondamentale per poter affrontare un’avventura di quel tipo) ci è stato dato l’ok per poter partecipare alla manutenzione e alla costruzione delle strutture pubbliche di Bali (un’isola talmente mistica e curiosa che non poteva che essere conosciuta stando a stretto contatto con loro).

È stata proprio la WEP ad organizzarci la parte di volontariato prenotandoci il pernottamento (la formula standard è la camerata femmine e maschi separati ma noi abbiamo chiesto di poter dormire insieme) e dandoci tutti i dettagli per le due settimane di lavoro.

Ovviamente però stiamo parlando di un viaggio di nozze quindi non volevamo tralasciare completamente la parte romantica e di classe che un viaggio di questo tipo, anche solo minimante, ti impone. Quindi ci siamo affidati ad un’agenzia turistica che ci ha gestito la parte honey moon vera e propria.

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Volontariato in viaggio di nozze: l’avventura di Melania e Andrea

La prima settimana di volontariato è stata molto interessante: abbiamo girato insieme ai ragazzi del posto, che lavorano presso l’organizzazione, visitando i luoghi più suggestivi, abbiamo partecipato ad un corso di cucina, a lezioni di cultura generale di Bali e ad un corso di lingua indonesiana. Ogni momento libero però lo dedicavamo ad relax, così durante il primo weekend di pausa siamo partiti con una barca e siamo andati in un’isola molto piccola vicino a Bali, Nusa Lembongan, dove abbiamo soggiornato in un bellissimo bungalow sulla scogliera con le onde che infrangevano sulle rocce e arrivavano fino alla piscina a picco sul mare.

volontariato in viaggio di nozze

La domenica si rientra per essere carichi per la settimana di lavoro dedicata alla costruzione di un campo di badminton in una scuola pubblica. È stata una settimana molto faticosa (consisteva nel creare il cemento alla vecchia maniera, con il setaccio per dividere la terra dai sassi, trasportarlo al campo e con la cazzuola stenderlo per bene).

Eravamo un bel gruppetto, è stato faticoso ma divertente. Si cenava poi tutti insieme verso le 17.30 alla mensa dove ci si doveva poi pulire il piatto e le posate, e poi avevamo la serata libera dove io e Andrea ne approfittavamo per prendere il motorino e andare ad Ubud (10 minuti di distanza) una bellissima cittadina immersa nel verde piena di bei localini caratteristici.

In queste due settimane siamo riusciti a viverci l’isola a pieno avendo molto tempo libero a disposizione. Vivevamo in un compound di una famiglia molto dolce e disponibile, ci facevano trovare fuori dalla stanza le loro banane e non perdevano l’occasione per aiutarci e passare del tempo insieme a noi.

Il figlio della proprietaria gestiva l’agenzia turistica del paesino in cui vivevamo e i cui ricavati andavano a tutta la comunità, un ragazzo educato e gentile con il sogno di racimolare qualche soldo per lasciare Bali e girare il mondo.

Avevamo il nostro baretto di fiducia fuori al compound gestito da un giovane pieno di voglia di fare e di inventiva, che creava cocktail e a cui piaceva cucinare gli spaghetti alla carbonara. Insomma, sono state due settimane stupende in cui abbiamo visto solo persone sorridenti e con la voglia di farci sentire il più possibile a nostro agio.

Una bellissima esperienza conclusasi il 16 giugno. Dopo un week end di relax passato al MayaResort ci siamo spostati ad un’ora di volo da Bali, a Labuan Bajo dove ci sarebbe aspettata l’ultima settimana. Abbiamo soggiornato in un resort composto solo da 10 ville sul mare, qui ci siamo dedicati al riposo e allo sport. Essendo due persone piene di voglia di fare anche qui siamo riusciti ad andare all’avventura passando due giorni a bordo di una barca di un signore del posto che aiutato dal suo equipaggio ci ha portato a visitare le Komodo Island e qualche atollo in mezzo al mare.

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Perché fare del volontariato in luna di miele?

Ci siamo vissuti l’isola in tutti i modi possibili, conoscendone a fondo la cultura e le usanze, ma senza rinunciare al relax e al romanticismo – l’ultima settimana abbiamo soggiornato in una struttura privata. Siamo tornati a casa sapendo di aver fatto qualcosa per una popolazione che rimarrà impressa a lungo nel nostro cuore. Abbiamo lavorato sodo, impegnandoci al massimo.

Iniziare un percorso di vita insieme affrontando momenti stancanti e stressanti, è il modo migliore per imparare a non abbattersi mai e a ridere delle difficoltà.

La loro religione è molto affascinante. Bali è l’unica isola dell’Indonesia dove viene praticato l’Induismo – molto diverso da quello indiano. Sono molto aperti a qualsiasi professione religiosa, festeggiano il Natale e chiedono rispetto durante il ramadan. Allo stesso tempo sentono molto il loro Credo: donano ogni giorno agli spiriti cibo o vizi, piccoli doni. Per fare questo creano con le foglie del banano dei cestini dove all’interno posizionano fiori in una determinata maniera. Sopra poi adagiano una sigaretta, pezzi di pane o altro cibo in segno di offerta. I tetti delle macchine o i gradini davanti ai portoni delle case sono pieni di questi cestini, una cosa carinissima sia da vedere che da capire.

La cosa però che più ci è rimasta impressa è il sorriso delle persone. I balinesi sono sempre sorridenti, altruisti e disponibili. Anche l’uomo più cupo se riceveva un nostro saluto cambiava espressione e ci sorrideva con gioia.

È stato senza dubbio un viaggio a 360 gradi, non ci siamo fatti mancare nulla, abbiamo fatto del bene e, soprattutto, loro l’hanno fatto a noi. Siamo tornati a casa entusiasti e soddisfatti.

Credit

Organizzazione viaggio: WEP,
Wedding Photo: GP Studio Wedding (Albissola Marina)
Wedding Planner: Sogni
Location matrimonio: Soleluna Village   

Elisa Cornelli

Senior fashion editor

Elisa Cornelli è prima di tutto appassionata di wedding. La sua vocazione è scrivere di abiti da sposa (ma solo quelli belli) che lei ama follemente e che vorrebbe sempre indossare. Per Panorama Sposi è sempre a caccia delle ultime tendenze bridal fashion. Mail: elisa.cornelli@panoramasposi.it

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