Viaggio di nozze in Tanzania


Zanzibar viaggio di nozze

Zanzibar, un luogo dal fascino eterogeneo, dove i grandi resort occidentali si mescolano alla realtà post-coloniale dell’Africa.

Ma Zanzibar è solo una delle tante attrazioni turistiche che ci sono in Tanzania, nella parte sud-orientale del Continente nero.

Un viaggio di nozze, d’altra parte, deve permettere di scoprire luoghi nuovi, insoliti; si tratta di una occasione unica, “once in a lifetime” direbbero gli inglesi, per viaggiare senza stress, con i fasti delle nozze già alle spalle ma lontani, per qualche giorno (o settimana, per i più fortunati), dal trambusto quotidiano che ci aspetta al ritorno.

Non ci si lasci spaventare dalle informazioni istituzionali: sì, la Tanzania non ha livelli di sicurezza equiparabili a quelli europei, ma non per questo bisogna privarsi del piacere di una vacanza alternativa e non convenzionale, soprattutto nel caso specifico del viaggio di nozze.

In Tanzania si giunge via aereo, con voli di linea (operati da compagnie europee come KLM e Swissair o del Medio Oriente come Emirates e Qatar Airways) o charter, che generalmente servono anche gli scali italiani principali (Fiumicino e Malpensa).

Gli spostamenti interni sono possibili per via aerea o terrestre, ma in questo caso bisogna prestare attenzione, per la scarsissima qualità della rete stradale (le autostrade, ad esempio, non sono presenti).

Zanzibar luna di miele sposi

L’esplorazione della Tanzania parte da Zanzibar. La città delle Spezie, dove si trovano tantissimi mercati che offrono banchi interi di coloratissime e profumatissime spezie, offre una natura incredibile, con la Jozani Forest, e spiagge da sogno, tra le quali quelle di Nungwi e Kendwa; da visitare il Palazzo delle Meraviglie e Stone Town (ma anche la casa di Freddie Mercury), prima di rifocillarsi con il buonissimo pesce di Jambiani.

Ci spostiamo a nord, verso Dar es Salaam (che in arabo vuol dire “Casa della pace”), ex capitale del paese, ma ancora oggi la città più grande e rappresentativa.

Qui possiamo assaporare un ambiente più “occidentale”, con i grattacieli che dominano il centro città e le navi da crociera che attraccano nel grande porto cittadino.

Tantissima la differenza tra i quartieri della città, tra il popolare Buguruni e il “ricco” Kinondoni, dove è situata la zona residenziale di Oyster Bay, un tempo abitata dai colonizzatori britannici. Bellissima, in questo contesto, la spiaggia di Coco Beach, con i sassi che dominano lo scenario frastagliato della costa.

Dar_Es_Salam
Dar es Salaam

Ci addentriamo finalmente nell’interno, verso la zona più collinare e ricca di natura. Nello spostarci, ci dirigiamo verso il Lago Vittoria, il secondo lago più grande al mondo con i suoi quasi 69.000 chilometri quadrati (praticamente come Lombardia, Veneto e Piemonte messi insieme).

In Tanzania, la zona è tutelata dal Parco nazionale del Serengeti, uno dei più conosciuti al mondo, il cui nome significa “pianura sconfinata”.

Qui le zone umide di Mwanza, Mara e Kagera si alterna alla scenografica savana, nella quale non è raro trovare elefanti, leoni e leopardi, le specie animali più ammirate dai turisti e tutelate contro il traffico illegale di animali tropicali.

Più a sud, si trova il leggendario Kilimangiaro. L’ascesa sul vulcano (di quasi 6.000 metri d’altezza) è possibile, ma è raccomandata una certa preparazione e resistenza fisica, per evitare problemi.

In alternativa, lo si può ammirare dal basso, e scoprirne la natura circostante, anche qui tutelata da un grandissimo Parco Nazionale che è anche patrimonio dell’Umanità UNESCO.Natura zanzibar

Prima di ripartire ci fermiamo a visitare Arusha e Moshi, due località dal fascino molto particolare, situate appena sopra l’Equatore, alle falde del Kilimangiaro, dove sono molto ambite le coltivazioni di caffè e frutta tropicale, ma anche luoghi di cultura e storia, nonché della musica (particolarmente ad Arusha, dove si esibiscono gruppi che mescolano hip hop e musica locale).

Non è necessario ritornare a Zanzibar per ripartire. Questa zona è servita dall’Aeroporto internazionale del Kilimangiaro, che collega la zona con Zurigo, Francoforte e Amsterdam, tra le altre. Viaggio finito e già al decollo inizia a farsi strada un pizzico di “Mal d’Africa”.

Informazioni essenziali sulla Tanzania

  • Fuso orario: UTC +2/+3 a seconda della vigenza dell’ora legale/solare
  • Visto: necessario, da richiedere all’Ambasciata di Roma o al consolato di Milano; possibile anche la richiesta all’arrivo in Tanzania, ma è preferibile ottenerlo prima della partenza
  • Clima: molto caldo da novembre ad aprile; piovoso da febbraio a maggio e tra novembre e dicembre; clima mite nell’entroterra e da maggio a settembre
  • Moneta: scellino tanzaniano (1 EUR = 2031,30 TZS). Difficilmente disponibili i sistemi di pagamento elettronico
  • Abbigliamento: leggero o molto leggero nel periodo estivo; maglioni, impermeabili e calzature adatte da viaggio nelle zone più interne e durante la stagione delle piogge
  • Acqua: poco presente; bere solo acqua in bottiglia o trattata in modo sicuro
  • Situazione sanitaria: molto carente, soprattutto nelle zone interne; esistono cliniche private europee nelle città principali, ma possono essere molto costosi anche i trattamenti di base
  • Vaccinazioni: obbligatoria contro la febbre gialla; opzionali le altre (da concordare con il proprio medico)
  • Lingua: inglese, molto diffusa la lingua locale kiswahili
  • Sistemi di comunicazione: carenze infrastrutturali importanti; situazione migliore nelle grandi città
  • Cosa portare: occhiali da sole, cappelli e protezione solare; fare attenzione alla presenza di animali velenosi e ad eventuali allergie specifiche
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