Per due appassionati di cavalli, musica country e di tutto ciò che appartiene al mondo del western e dei cowboys, quale scelta migliore per il viaggio di nozze se non il Texas?
È questo quello che io e Davide abbiamo subito pensato quando ci siamo posti la domanda di dove andare in viaggio di nozze.
Il nostro desiderio era esplorare il grande Texas da cima a fondo, dai ranch con i cavalli più importanti nel mondo della monta western, dai saloon in cui arzilli vecchietti ballano abbracciati stretti stretti “two step” tutta la notte (una specie di liscio alla texana), alle grandi città come Dallas, Austin, Houston e San Antonio, al grande parco nazionale al confine con il Messico, passando per le infinite e desolate strade che attraversano tutto il paese come lunghi serpenti.
Il tutto, ovviamente, da soli e rigorosamente in macchina, perchè l’America, si sa, va vista guidando.
Insomma, eravamo innamorati del Texas ancor prima di partire.
Siamo arrivati in una caldissima – caldissima – giornata d’agosto a Dallas, famosa in Italia soprattutto per la serie tv, pronti per il nostro viaggio scandito da innumerevoli tappe.
La città è enorme, d’altronde il motto nazionale è “Everything’s bigger in Texas” (Tutto è più grande in Texas… già per noi è tutto più grande in America, in Texas ha dimensioni cosmiche), con uno skyline da fare invidia a città decisamente più famose.
Dopo una cena veloce (in Texas si cena dalle 17.30 alle 20.30 circa: per noi erano praticamente merende abbondanti!), ci siamo preparati per l’indomani: Davide aveva infatti già stilato una serie infinita di ranch da visitare e cose da comprare.
Ovviamente.
Ci siamo quindi spostati verso il nord di Dallas, in una zona incredibilmente verde e tranquilla, proprio come uno se la immagina: strade infinite immerse nella campagna, qualche pick-up di passaggio e paesini dalle case colorate e tutte uguali.
Siamo approdati al McQuay Stables Ranch, con somma gioia e confusione mentale di Davide (praticamente aveva perso l’uso della parola, era come un bambino in un negozio di dolci).
Di solito questi ranch, a conduzione familiare e comunque privati, non sono adibiti a visite turistiche; dopo aver spiegato alla responsabile dell’Office che eravamo due sposini amanti dei cavalli curiosi di visitare il posto, siamo stati accolti con una gentilezza infinita.
Ci ha fatto fare tutto il giro dei box, ci ha presentato ogni singolo cavallo, spiegato la discendenza (io non capivo molto, ma dai versetti di Davide capivo che erano cavalli importanti), presentato al proprietario, fatto assistere ad una lezione di monta americana e regalato cappellini e cd.
Insomma, neanche fossimo stati dei parenti tornati dopo anni e anni di assenza.
Al ritorno dal giro ranch, galvanizzati da tutti questi cavalli stupendi, abbiamo deciso di addentrarci nella campagna circostante, visitando i paesini attorno. Uno più piccolo e più bello dell’altro.
Lungo le strade texane si trova di ogni: tavole calde vecchie come le signore al banco che servono caffè 24 ore su 24, accanto a fast food di ultima generazione, capannoni che vendono qualsiasi cosa sia vecchia e arrugginita e negozi di accessori all’ultima moda di monta e abbigliamento western.
Il nostro paradiso!
Nel tornare verso Dallas abbiamo fatto tappa a Fort Worth: un villaggio western mantenuto il più possibile simile all’originale.
Conosciuta come “Cowtown” (città delle mucche) per le sue radici selvagge e campagnole, Fort Worth celebra ancora la sua eredità del vecchio West e si autodefinisce “Il luogo dove comincia il West“
Ogni sera, infatti, la strada principale viene attraversata da mandrie di Long Horn che tornano nelle stalle, accompagnate da mandriani abbigliati in vero stile western, con cappello, stivali e lazzo a portata di mano.
Seppur diventata molto turistica, mantiene ancora il suo fascino intatto; non c’è locale infatti che non proponga musica country, spesso dal vivo, accompagnata da buona birra e due chiacchiere tra amici.
Nonostante quello che si possa pensare, i texani sono un popolo decisamente cordiale, molto disponibile e simpatico.
Forse perché sanno che in qualità di turisti prima o poi se ne torneremo a casa loro, ma rimane il fatto che siamo sempre stati accolti nel migliore dei modi.
Sempre a Fort Worth si trova il Billy Bob’s Saloon: il più importante locale di musica country al mondo (e con la pista più grande, ovviamente), presso cui si sono esibiti e fatti conoscere i grandi della musica country internazionale (vi dice niente Johnny Cash?).
Ha, inoltre, un’arena interna per le gare di bull riding, ovvero la monta dei tori. Insomma, un’americanata!
Inciso: mentre stavamo passeggiando per la cittadina, cotti dal caldo, chi incontriamo?
Una coppia che viene a cavallo nel nostro stesso maneggio… no dico!
Uno va fino in Texas per incontrare due che potrebbe anche vedere al bar all’angolo?
Ebbene sì, abbiamo passato una piacevolissima serata insieme.
Non ho ancora parlato del famoso cibo americano, ma meglio così!
Devo ammettere che abbiamo dato il peggio di noi: fast food ad ogni angolo, aggruppati 6 o 7 alla volta che non sai neanche da che parte girarti: hamburger, tacos, pesce, pizza, gelati, cucina del sud, tex-mex… di tutto!
Non si può pretendere di andare in certi posti e non ingrassare e noi ci siamo impegnati moltissimo!