Per ora è solo una proposta di legge (con polemica), ma il bonus matrimonio 2023 per chi si sposerà nell’anno potrebbe diventare legge e dare un aiuto non da poco agli sposi.
La proposta del bonus matrimonio 2023 è stata presentata alla Camera da cinque deputati della Lega, inizialmente rivolta solo alle coppie interessate a celebrare matrimoni religiosi, ma poi estesa anche a quelli civili.
Come funziona il bonus matrimonio e come richiederlo
Il bonus dovrebbe prevedere una detrazione del 20% delle spese sostenute per la cerimonia e il ricevimento, per un importo massimo di 20.000 € a decorrere dal primo gennaio 2023.
Chi può richiedere il bonus?
La proposta iniziale prevedeva che fosse riservato solo ai matrimoni religiosi, ma successivamente è stata estesa a tutti i matrimoni.
Tuttavia, per presentare la richiesta, è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- coppie under 35
- ISEE riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2022 non superiore a 23.000 € e non superiore a 11.500 € a persona
- essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni
- celebrare il matrimonio in Italia
Per quanto riguarda la procedura per richiedere il bonus, non ci sono ancora informazioni certe poiché si tratta solo di un’iniziativa parlamentare e non di una misura prevista dal governo né di una legge dello Stato.
Bonus matrimonio 2023, quali spese coprirebbe
L’importo del bonus nozze 2023 potrebbe essere utilizzato per sostenere le spese del matrimonio relative a:
- l’acquisto di abiti e accessori da cerimonia
- allestimenti floreali
- acconciatura e make-up
- bomboniere
- partecipazioni
- noleggio auto da cerimonia
- affitto di sale e location per la cerimonia e il ricevimento
- servizi di catering e ristorazione (fino a 700 €)
- shooting fotografico e riprese video
- servizio di wedding planner
- fedi nuziali
- servizi di animazione e intrattenimento
- viaggio di nozze (fino a 700 €)
- ricevimento nozze.
Attualmente non ci sono notizie certe sull’effettiva attuazione del bonus matrimonio e fonti vicine alla Presidenza del Consiglio hanno dichiarato che la proposta di legge al momento “non è allo studio del governo”.
Bonus matrimonio 2023, l’iter della legge
La proposta che potrebbe diventare legge (qui l’iter parlamentare completo) era stata presentata dagli onorevoli Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto alla Camera dei Deputati a novembre 2022 dalla Lega con l’idea di un bonus matrimonio fino a 20mila euro, unicamente per chi si sposa in chiesa.
Ma fonti di Palazzo Chigi avevano subito precisato che la proposta era una iniziativa parlamentare “nell’ambito di un quadro finanziario complesso l’esecutivo è al lavoro per sostenere la famiglia con misure concrete e realizzabili, contenute nella legge di bilancio“.
“Il bonus nozze – aveva detto il ministro Guido Crosetto – non fa parte della manovra, è la proposta presentata da un deputato. Non è mai passato in mente a Palazzo Chigi di dare un premio a chi si sposa in chiesa, non è un tema che interessa ad uno Stato laico”.
Bonus matrimonio 2023 non solo in chiesa
“La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no”, ha detto l’on. Domenico Furgiuele, primo firmatario della proposta.
Domenico Furgiuele (primo firmatario)
Vuoi restare aggiornata sul bonus matrimonio per gli sposi?
Clicca qui e iscriviti alla nostra newsletter, seguiremo per te la notizia e ti manderemo tutte le informazioni sugli incentivi non appena verranno decisi.
Potrebbe interessarti anche:
